mercoledì 29 giugno 2011

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA FEDERALE 8 LUGLIO 2011

E' convocata l'assemblea federale della Provincia di Ancona venerdì 8 luglio alle ore 21.00 presso la sede di Torrette di Ancona per discutere il seguente ODG:


1) Ratifica con votazione a scrutinio segreto cooptazione nell'assemblea federale del Compagno Andrea Dignani
2) Politica delle alleanze
3) Varie

E' richiesta la presenza dei coordinatori di Circolo di Fabriano e Jesi ( per Jesi l'invito vale per il coordinatore nominato dall'assemblea cittadina "congressuale" del 2 luglio)

Il Coordinatore regionale ed il Consigliere regionale sono invitati.

i componenti del collegio di garanzia sono invitati.

Si raccomanda la puntualità.

Claudio Paolinelli
Coordinatore SEL provincia di Ancona

mercoledì 22 giugno 2011

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA FEDERALE 28 GIUGNO 2011

E' convocata l'assemblea federale della Provincia di Ancona martedì 28 giugno alle ore 21.00 presso la sede di Torrette di Ancona per discutere il seguente ODG:

1) Richiesta costituzione ad Ancona circolo tematico Lavoro, porto, trasporti
2) Richiesta costituzione ad Ancona di un nuovo circolo territoriale
3) Varie

E' richiesta la presenza del coordinatore del Circolo di Ancona.

Il Coordinatore regionale ed il Consigliere regionale sono invitati.

I componenti del collegio di garanzia sono invitati


Si raccomanda la puntualità.


Claudio Paolinelli
Coordinatore SEL provincia di Ancona

mercoledì 15 giugno 2011

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA FEDERALE 21 GIUGNO 2011

E' convocata l'assemblea federale della Provincia di Ancona martedì 21 giugno alle ore 21.00 presso la sede di Torrette di Ancona per discutere il seguente ODG:


1) Comunicazioni
2) Politica delle alleanze (inizio di discussione programmatica e politica in vista delle elezioni amministrative)
3) Varie

Il Coordinatore regionale ed il Consigliere regionale sono invitati.

Si raccomanda la puntualità.

Claudio Paolinelli
Coordinatore SEL provincia di Ancona

domenica 12 giugno 2011

REFERENDUM 12/13 GIUGNO 2011 AFFLUENZA E SCRUTINI


Guarda l'affluenza ai seggi e i risultati in tempo reale

Comuni della Provincia di Ancona Sito della Prefettura
Affluenza Italia Sito Ministero Interno
Risultati Italia Sito Ministero Interno
Speciale referendum  Sito repubblica

mercoledì 1 giugno 2011

FORUM PROVINCIALE DIRITTI: APPELLO PER INTRODURRE LA RETROATTIVITA’ NELLA LEGGE SULLA RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE

APPELLO PER INTRODURRE LA RETROATTIVITA’ NELLA LEGGE SULLA RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE

Se una legge deve essere retroattiva questa deve essere quella inerente la riparazione per ingiusta detenzione, legge introdotta in Italia con il nuovo codice di procedura penale nell’ottobre1989.

Prima di quella data, le tante persone detenute e poi assolte non hanno potuto beneficiare di nessuna riparazione, proprio perché la norma è compresa tra gli istituti applicabili solo per i procedimenti ancora in corso all’entrata in vigore del codice di procedura penale e non anche per quelli già conclusi.

Molte vittime dell’errore giudiziario, contemplato dall’art.314 del codice di procedura penale, sono rimaste quindi prive della giusta riparazione e ciò è accaduto in aperta violazione degli articoli 2 e 24 della Costituzione, nonché delle norme della citata Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Esistono tanti cittadini che hanno subito l’umiliazione del carcere, talvolta per anni e l’annichilimento del diritto inviolabile della libertà personale, consacrato dall’articolo 13 della Costituzione, ma non hanno ottenuto nessuna giusta riparazione e nemmeno quella somma di denaro che certo si direbbe meglio “conforto” che non “riparazione”.

E tutto ciò perché la loro completa assoluzione si è potuta ottenere solo in un momento precedente, talvolta di pochi giorni o di poche settimane soltanto, a quella dell’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale.

E’ questa una situazione che offende la dignità del Paese e che contrasta con la concezione di salvaguardia dei diritti inviolabili dell’uomo che la Repubblica ha posto a fondamento del suo ordinamento costituzionale.

E’ una situazione deplorevole e ingiusta che non può consentire a nessuno di dire: “ E’ ormai troppo tardi”.

Esistono depositate alla Camera ma non ancora calendarizzate in commissione giustizia due proposte di legge, che vanno nella direzione di introdurre la retroattività nella riparazione per ingiusta detenzione una la n. 3158 prima firmataria l’On. Rita Bernardini (radicali- Pd) e l’altra n. 1865 firmatario l’On. Pier Luigi Mantini (Udc).

Anche al Senato è stato presentato dalla Sen. Poretti Donatella e dal Sen. Marco Perduca dei radicali-Pd.

Facciamo in modo che questi disegni di legge vengano discussi e approvati





Giovanni Russo Spena già deputato e senatore DP e PRC membro della commissione antimafia, fu docente universitario a Napoli; Luigi Manconi, ex sottosegretario Ministero giustizia, Pres. Associazione A buon diritto; Associazione Antigone, presidente Patrizio Gonnella; Nichi Vendola, Presidente regione Puglia, coordinatore nazionale Sinistra e libertà; Paolo Ferrero, ex Ministro del lavoro, segretario nazionale Prc; Rita Bernardini, già segretaria nazionale radicali italiani, deputata radicali-pd, componente commissione giustizia; Sandro Favi, responsabile nazionale carceri Pd, deputato; Elettra Deiana, già deputata PRC, resp. dipartimento garanzie SEL; Katia Bellillo, ex Ministra Affari regionali; Antonio Distasi, Dipartimento Scienze Sociali Docente diritto del lavoro Università Politecnica delle Marche Ancona; Annamaria Rivera, docente etnologia Università di Bari, collaboratrice di Carta, Liberazione, Il Manifesto; Claudio Grassi, già deputato PRC, segreteria nazionale prc; Italo Di Sabato, responsabile Osservatorio contro tutte le repressioni PRC; Andrea Ricci, già consigliere regionale e deputato PRC, insegnante Economia Università di Urbino; Loris Campetti, giornalista del IL Manifesto; Stefano Azzarà, ricercatore Università di Urbino, rappresentante dei ricercatori Università Urbino; Linda Santilli, direzione nazionale prc; Eleonora Martini, giornalista de Il Manifesto; Vittorio Agnoletto, già deputato europeo PRC ex presidente nazionale LILA di cui è fondatore; Marcello Pesarini, Osservatorio permanente sulle carceri Marche; Giulio Petrilli, responsabile dipartimento diritti e garanzie Pd l’Aquila; Paolo Sospiro Università Politecnica delle Marche, Ancona; Gabriele Sospiro Università Politecnica delle Marche, Ancona, redattore rapporto Caritas Migrantes per le Marche ; Paolo Cacciari, già deputato del PRC, fondatore di Carta; Imma Barbarossa, direzione nazionale PRC e Forum donne; Sergio Sinigaglia, giornalista collaboratore Il Manifesto; Roberto Mancini, Università di Macerata, docente di filosofia teoretica; Giuliano Pisapia, ex Presidente Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e della Commissione ministeriale per la riforma del codice penale; Orazio Sturniolo, CNR Bologna; Silvana Pisa, ex Senatrice Sinistra democratica; Francesco Manna, capo di gabinetto presidenza giunta regionale Puglia, Sinistra e libertà; Roberto Musacchio, ex europarlamentare, direzione nazionale SeL; Luigi Vinci, ex europarlamentare Prc; Alberto Burgio, ex parlamentare Prc, docente di storia della filosofia Università di Bologna; Salvatore Bonadonna,ex assessore regione lazio ed ex senatore Prc; Piero Di Siena, presidente Associazione per il rinnovamento della sinistra; Giuliano Brandoni, già consigliere reg. e segretario Regionale PRC Marche; Luisa Acerbi, Milano; Marco Dal Toso Responsabile commissione giustizia e problemi dello Stato Federazione Prc Milano; Maria Lenti, scrittrice; Albino Casati; Gaetano Alibrandi resp. ambiente Lazio; Haidi Gaggio Giuliani; Gianluca Carmosino, redazione di Carta; Christian De Vito, presidente Liberarsi, scrittore e ricercatore sociologia penitenziaria; Valentina Calderone, ricercatrice presso l’associazione a buon diritto; Paola Concia, deputata Pd, componente commissione giustizia; Valentina Ascione, giornalista ufficio stampa radicali italiani; Sergio D’Elia, segretario Ass. Nessuno Tocchi Caino; Tonio Dell'Olio - prete, responsabile settore internazionale di LIBERA - associazioni nomi e numeri contro le mafie, direttore della rivista CAPOSUD e redattore di Mosaico di pace, Solidarietà internazionale, Rocca; Carlo Leoni, ex deputato ed ex vicepresidente della Camera, responsabile giustizia SeL; Angus Dawson, 'Lettore' di lingue, Università di Urbino; Barbara Avenali, operatrice formazione lavoro; Giorgio Cremaschi, ex segretario nazionale Fiom; Mattia Stella, giovani per la costituzione; Concetta Contini; Giuseppe Rossodivita, direzione nazionale radicali italiani e cons. regionale lazio-radicali; Cesare Romano, professore di diritto alla Loyola University di Los Angeles; Alessandro Gerardi, tesoriere della lega italiana per il divorzio breve; Stefano Fragasso studente universitario; Irene Storace, ricercatrice; Federico Putrella, pensionato; Michele Poli, studente universitario Associazione Universitaria ACU Gulliver, Ancona; Silvio Paolucci, segretario regione Abruzzo Pd; Michele Fina, segretario prov. Pd L’Aquila; Massimo Rossi, ex presidente Provincia Ascoli Piceno, consigliere provinciale PRC Ascoli, contratto mondiale per l’acqua; Samuele Animali, ex Garante (Ombudsman) Regione Marche; Elisabetta Laganà, presidente conferenza nazionale volontariato giustizia; Vittorio Sconci, psichiatra; Francesco Iritale, segretario comunale L’Aquila Pd; Mauro Zaffiri, segreteria comunale Pd L’Aquila; Fulvio Angelini, segreteria comunale Pd L’Aquila; Licia Rita Roselli, Direttrice Associazione Agenzia di Solidarietà AGESOL ONLUS Milano; Raffaello Zambotto Riggio, educatore penitenziario, carcere di Sollicciano, Firenze; Roberto Loddo, Presidente Associazione 5 Novembre; Vittorio Melis; Russo Stefano; Valentina Greco; Giovanni Greco; Roberta Murru; Carmela Fantini; Gianfranco Frelli; Andrea Valeri, avvocato; Laura Baldelli insegnante; Loris Calcina, consigliere comunale Lista Civile Cittadini in Comune a Falconara M.ma e Presidente l'Ondaverde ONLUS - Falconara M.ma

LA RACCOLTA CONTINUA- FIRMATE
ADESIONI:

CONTATTARE MARCELLO PESARINI 339 1347335
O INVIARE MAIL marcello.pesarini@virgilio.it

FORUM PROVINCIALE DIRITTI: DOCUMENTO SUL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI


Il 20 gennaio 2011 il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza la risoluzione sulla “violazione della libertà di espressione e sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale in Lituania”.

Questa non è che una delle molteplici risoluzioni che l’Unione Europea ha promosso.

Tutte questi provvedimenti non hanno minimamente condizionato l’Italia, anzi i nostri politici non hanno nessuna intenzione di legiferare in materia di diritti civili.

Nonostante l’art.3 della Costituzione Italiana sancisca: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, in Italia non esiste nessuna tutela giuridica per le persone e per le coppie omosessuali.

Intorno a questo argomento c’è molto dibattito, niente di più. Questo anche grazie all’ingerenza della Chiesa Cattolica, che solo per motivi politici e non etici, si oppone al riconoscimento dei diritti degli omosessuali.

Era il 1988 quando il primo disegno di legge, fu depositato in parlamento, da allora non è cambiato nulla.

Le richieste del movimento lgbtq sono: matrimonio civile per le persone dello stesso sesso e l’estensione della legge Mancino ai reati contro l’omofobia e la transfobia.

Per quanto riguarda il matrimonio civile, la Corte Costituzionale si è espressa in questo modo: “art.8. - L’art. 2 Cost. dispone che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri.”

Insomma è compito del legislatore, cioè del Parlamento, colmare la lacuna legislativa con una legge.

E nelle Marche?

L’Associazione Caleido si batte da 17 anni per i diritti civili e bisogna dire che qualche piccolo successo l'ha ottenuto.

Lo scorso anno è stata approvata La Legge regionale 11 febbraio 2010 n 8.. “Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, in particolare l’ art. 1 comma 3 “La Regione dà concreta attuazione ai principi e alle finalità della presente legge, in raccordo con le istituzioni di parità regionali, promuovendo la collaborazione con gli enti locali e il dialogo con le parti sociali e con l’associazionismo.”; l’art. 2 comma 1 “La Regione, le Province e le Aziende del servizio sanitario regionale, nell’ambito delle proprie competenze, promuovono iniziative di formazione e aggiornamento professionale sulle specifiche problematiche sanitarie e sociali  dell’omosessualità e sulle migliori modalità di intervento degli operatori pubblici in contatto con le vittime di discriminazione o di reati legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.”; art. 5 comma 2 “Anche in esecuzione degli indirizzi contenuti nella pianificazione indicata al comma 1, la Regione concede contributi per l’attuazione delle iniziative di aggiornamento professionale previste al comma 1 dell’articolo 2 e per le iniziative indicate al comma 1 dell’articolo 3”.

Siamo fermi all’approvazione, la legge non è stata ancora applicata, soprattutto per motivi politici, non tecnici.

In questo momento in Regione si discute del Piano-Socio Sanitario 2010-2012 e a questo proposito l’Associazione Caleido ha presentato degli emendamenti affinché venga recepita la legge regionale contro le discriminazioni. A breve il Piano sarà approvato in Consiglio Regionale.

E veniamo al Comune di Ancona.

Lo Statuto comunale riconosce: “il sostegno alla famiglia e ad ogni altra forma stabile di convivenza e il riconoscimento del loro valore sociale, formativo e solidaristico.”

Due persone possono far parte dello stesso stato di famiglia, ma attenzione questo non significa che viene riconosciuto uno status di coppia. Possono iscriversi anche due coinquilini che devono dividersi le spese della casa (affitto ecc...), oppure due persone anziane che sono sole e che si sostengono a vicenda.

Quindi non basta essere iscritti nello stesso stato di famiglia, si deve dare un riconoscimento giuridico alla coppia.

Dopo una lunga battaglia il Caleido è riuscito a far approvare il del Registro delle unioni civili.

Brevemente: “Al registro possono iscriversi persone conviventi perché legate da vincoli affettivi o per reciproca assistenza morale e/o materiale. L'iscrizione nel registro delle unioni civili non ha carattere costitutivo di status ulteriori o di poteri e doveri giuridici diversi da quelli già riconosciuti dall'ordinamento agli stessi soggetti”. Il Registro ha il fine di consentire il pieno sviluppo della persona umana, considerando come "famiglia anagrafica" quella costituita da persone conviventi in una stessa unità immobiliare".

Siamo convinti che il Registro avrebbe potuto essere più incisivo. Così com'è è inutile giuridicamente: è privo di argomenti concreti e lascia intatto il vuoto politico e sociale che c'era prima della sua creazione.

Temevamo che nessuna coppia omosessuale si iscrivesse al Registro e così è stato.

Il motivo è che nessuno si espone iscrivendosi ad un registro che non prevede gli stessi diritti e doveri che spettano alle altre coppie.

Per concludere, questo breve riassunto sulla condizione delle persone lgbtq in Italia e nelle Marche ci fa capire che c'è una volontà politica di non voler fare alcun provvedimento legislativo.

La responsabilità non è solo della Chiesa Cattolica, infatti guardando l'Europa notiamo che le cattolicissime Spagna e Irlanda hanno riconosciuto i diritti degli omosessuali.

Questi politici che ci governano, per essere eletti fanno breccia sulla paura e l'ignoranza dei cittadini. E' nostra responsabilità far capire alla gente che se un gay assiste il compagno in ospedale non toglie nulla alla famiglia tradizionale; dobbiamo far passare il messaggio che un diritto negato ad una persona è un diritto negato a tutti i cittadini.

Associazione lgbtq Caleido
Germana Pietrani Sgalla