giovedì 17 giugno 2010

CRISI FINCANTIERI

COMUNICATO STAMPA

La preoccupante situazione che sta coinvolgendo i Cantieri Navali di Ancona, è figlia della crisi economica sottovalutata ed ignorata colpevolmente dal Governo Berlusconi per troppo tempo. La mancanza di commesse mette a rischio centinaia di posti di lavoro e apre uno scenario drammatico che si ripercuoterà inevitabilmente anche sulle Ditte dell’indotto.

La crisi evidenzia la sofferenza di un intero settore della cantieristica pubblica e privata che, in assenza di alternative, richiede da subito interventi tampone per scongiurare gli effetti disastrosi di possibili licenziamenti, ma che ha bisogno di decise, strutturali e sostenibili politiche industriali.

La crisi del Cantiere di Ancona deve diventare una questione nazionale. Chiediamo al Governo di farsi carico delle proprie pesanti responsabilità. Nell’immediato chiediamo che il Governo si attivi con la direzione nazionale di Fincantieri per garantire, come l’Azienda si è impegnata a fare, la distribuzione più equa possibile fra tutti i cantieri del carico di lavoro complessivamente acquisito dal Gruppo.

Sinistra Ecologia Libertà solidarizza con i lavoratori dei Cantieri Navali ed è a fianco della FIOM, vittima di un inaccettabile isolamento, nonostante si stia battendo –da sola- contro lo stravolgimento dello Statuto dei lavoratori e del contratto nazionale.

Claudio Paolinelli
Portavoce SEL provincia di Ancona

OGGI IL SILENZIO E' COMPLICE!

sabato 12 giugno 2010

APPELLO UNITARIO PER LA DIFESA DEMOCRATICA DELL’ITALIA

Gli attacchi alla Costituzione e alla Magistratura, quelli contro la libertà di stampa (con la c.d. “Legge-bavaglio”) e alla scuola, ai lavoratori pubblici e privati in generale, in aggiunta alla grave crisi economica fortemente aggravata dal governo di centro destra di Berlusconi, che ha tolto ai più poveri per dare ai più ricchi (cancellato il falso in bilancio, la caccia agli evasori, l’ICI ai più ricchi ecc. ecc.), impongono al Paese tutto una ferma presa di posizione e un’azione di protesta che respinga gli attacchi antidemocratici del Governo e ripristini il vivere civile di cui l’Italia è stata per tanto tempo portatrice.

Da questo punto di vista sono assolutamente condivisibili le iniziative di lotta sociale e sindacale indette da insegnanti e genitori, lo sciopero dei giornalisti del 9 luglio e quello indetto dalla CGIL per il prossimo 25 giugno.

“Sinistra Ecologia e Libertà” ha espresso la sua protesta nella manifestazione del 10 giugno a Roma, con il suo portavoce nazionale Nichi Vendola.

Bene ha fatto il PD a promuovere una manifestazione nazionale per il 19 giugno.

Pensiamo che la gravità del momento richieda il dispiegarsi della mobilitazione più ampia e unitaria dei Cittadini, in grado di coinvolgere l’intero Paese, le categorie sociali, le forze economiche e culturali. Pensiamo che si debba fare tutto ciò che è utile a cacciare la “cricca” del malaffare, i pericolosi incompetenti ed approfittatori del bene pubblico.

Per questo, ci rivolgiamo al PD, al Segretario nazionale Bersani ed a tutti i segretari territoriali, affinché la manifestazione indetta dal PD per il 19 giugno a Roma si trasformi in una grande, poderosa e unitaria manifestazione di tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nella necessità e nell’urgenza di opporre un argine al degrado civile e morale in cui è stato trascinato il Paese e nella necessità e urgenza di avviare la costruzione di un Progetto di alternativa di un rinnovato Centrosinistra.

Sinistra Ecologia Libertà
Comitato Provinciale di Ancona

giovedì 10 giugno 2010

Comunicato Stampa - Questione rigassificatori

Ancona, 8 giugno 2010

Agli organi di Stampa loro sedi

COMUNICATO STAMPA

Questione rigassificatori

La posizione presa in Consiglio regionale circa la costruzione di due rigassificatori nelle acque marchigiane evidenzia in maniera ineluttabile che esistono cittadini/territori di serie A e cittadini/territori di serie B. Se da un lato il Consiglio regionale ha ritenuto di dichiararsi contrario al rigassificatore al largo delle coste della Riviera del Conero, altrettanto non è accaduto per quello previsto a largo di Falconara Marittima.

Le motivazioni, tutte condivisibili, che hanno spinto la Regione a dire NO al rigassificatore di Porto Recanati, per il rischio per le popolazioni, l’inquinamento dell’ambiente marino e per i danni al turismo e alla pesca, evidentemente non sono sufficienti per ribadire il NO anche per quello Falconarese. Falconara ed Ancona sono in un’area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) e già gravate da strutture inquinanti e pericolose. Prendiamo atto che tutte le forze politiche in Consiglio si sono dichiarate contrarie ad entrambi i rigassificatori, ma ciò non trovato riscontro al momento del voto. Esistono due pesi e due misure.

Riteniamo grave che un solo voto non abbia permesso l’approvazione della mozione presentata dal Consigliere di Sel Binci contro i due impianti, con una evidente spaccatura nella maggioranza, che ha visto l’astensione del consigliere Pieroni, primo firmatario della mozione contro il rigassificatore di Porto Recanati e il mancato appoggio dell’Idv e dei Verdi.

Auspichiamo vivamente che alla pari dei Comuni della Riviera del Conero, anche i Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Montemarciano e Senigallia, si battano per la tutela del proprio territorio e per la salute e la sicurezza dei propri cittadini.

Claudio Paolinelli

Portavoce SEL provincia di Ancona